Teorema delle funzioni implicite - Wikipedia
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In matematica, in particolare in analisi matematica e geometria, il teorema delle funzioni implicite è un importante strumento che stabilisce quando il luogo di zeri di un'equazione implicita si può esplicitare rispetto a una variabile.
Nella letteratura italiana, il teorema è generalmente detto teorema di Dini in onore del matematico Ulisse Dini, che contribuì ad estenderne la formulazione.[1]
Il teorema di Dini stabilisce che una funzione reale di classe di due variabili del tipo:
definisce implicitamente un'unica funzione del tipo:
in un intorno di un punto tale che (esplicitando rispetto alla variabile y):[2]
Il teorema di Dini fornisce quindi una condizione sufficiente affinché esista un'unica funzione tale che
sia soddisfatta al variare di , oppure un'unica funzione
tale che
sia soddisfatta al variare di .
Questo non significa che sia possibile esplicitare una delle due incognite in funzione dell'altra, ossia che sia possibile trovare oppure
in forma esplicita, ma mostra piuttosto che esiste almeno una delle due funzioni, detta funzione implicita.
Se ci si limita all'individuazione di particolari tipi di funzione, ad esempio quelle continue e definite su un intervallo, si può dimostrare anche la loro unicità, il che sancisce un'equivalenza formale tra la scrittura implicita e quella esplicita
oppure
. Ad esempio, l'equazione:
ben definisce un'unica funzione continua definita per ogni
reale, che tuttavia non può essere scritta esplicitamente.
Sia una funzione a valori reali, differenziabile e le cui derivate parziali prime siano funzioni continue. Sia inoltre
tale che:
Il teorema afferma che esiste una funzione derivabile reale:
la cui derivata prima sia continua. Inoltre, il grafico di è l'insieme delle coppie:
che sono contenute nel rettangolo:
Si consideri una funzione di classe C1 definita su un insieme aperto
, e si consideri l'insieme:
Se è non vuoto esiste un punto
tale che:
Il teorema afferma che se non è un punto critico, ossia:
allora esiste un intorno di
tale che l'insieme
è il grafico di una funzione derivabile.
Questo equivale a dire che esiste un'unica funzione del tipo o del tipo
che mette in relazione le due incognite
e
. Si noti che questo non significa che è davvero possibile esplicitare una delle due variabili in funzione dell'altra, ma solo che l'equazione definisce implicitamente un legame tra le due incognite che è univoco.
Sia una funzione di classe
nell'aperto
e sia
tale che:
Allora esistono un intervallo reale aperto , con
, un intervallo reale aperto
, con
, ed una funzione
di classe
in
a valori in
tali che:
e tali che per ogni la relazione:
si verifica se e solo se:
Scambiando i ruoli delle variabili si giunge a definire una funzione .
Sia data una funzione continua di classe
in
tale che
in tutti i punti tali che
, cioè nella curva di livello:
Sia un punto di
e si consideri il relativo sviluppo al primo ordine di Taylor:
Tenendo conto che , uguagliando a zero la prima parte del termine al primo ordine si ottiene:
Per ipotesi, tale equazione di primo grado ha almeno un coefficiente diverso da zero, e si può porre . Si può quindi ricavare
in funzione di
:
Il teorema mostra che l'errore nella formula di approssimazione al primo ordine non incide sulla possibilità di esprimere una variabile in funzione dell'altra.
La funzione ottenuta ha sviluppo al primo ordine:
Sia data una funzione continua di classe
nell'aperto
tale che per
si abbia
Sia definita la funzione
Allora e
per
. Dunque trovare gli zeri di
si riduce a trovare il punto fisso della funzione
.
Grazie al teorema delle contrazioni sappiamo che, definito
Siccome ,
è facile dimostrare che sia uno spazio metrico completo, allora
Sia una contrazione tale che
ci basta dimostrare che sia ben definita, cioè che
. Questa deve avere le seguenti proprietà:
è continua in
La prima è ovvia siccome l'operatore è composizione di funzioni continue. La seconda può essere dimostrata tramite una catena di disuguaglianze:
dove si è applicato il teorema di Lagrange ed il fatto che
Ora basta dimostrare che sia una contrazione:
Sia una funzione di classe
, dove
è il prodotto cartesiano
i cui elementi sono del tipo
. Sia inoltre
un punto tale che
.
Data la matrice jacobiana di in
:
si supponga che sia invertibile.
Il teorema delle funzioni implicite afferma che vi sono due insiemi aperti e
contenenti rispettivamente
e
tali che per ogni
esiste un unico
che soddisfa
e
. Inoltre, la funzione
tale che
è una funzione di classe
tale che:[3]
dove è la jacobiana di
in
. La relazione:
definisce implicitamente .
Il teorema stabilisce quindi che il sistema :
può essere risolto esplicitando in funzione di
in un intorno di
se il sistema è risolvibile in
e se
è invertibile.[4] Le soluzioni così trovate sono inoltre funzioni di classe
. Il teorema può essere generalizzato al caso di funzioni analitiche.
Il teorema si estende anche agli spazi di Banach.
- ^ Steven Krantz e Harold Parks, The Implicit Function Theorem, Modern Birkhauser Classics, Birkhauser, 2003, ISBN 0-8176-4285-4.
- ^ W. Rudin, Pag. 225.
- ^ W. Rudin, Pag. 226.
- ^ W. Rudin, Pag. 227.
- Walter Rudin, Principi di analisi matematica, Milano, McGraw-Hill, 1991, ISBN 88-386-0647-1.
- V.Barutello, M.Conti, D.L.Ferrario, S.Terracini, G.Verzini, Analisi matematica. Con elementi di geometria e calcolo vettoriale, Apogeo Editore, 2008, ISBN 8850324235.
- Derivata
- Derivata direzionale
- Derivata parziale
- Funzione differenziabile
- Funzione implicita
- Gradiente
- Matrice jacobiana
- Teorema della funzione inversa
- (EN) Eric W. Weisstein, Implicit Function Theorem, su MathWorld, Wolfram Research.
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