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Triossido di dicromo - Wikipedia

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Triossido di dicromo
Polvere di triossido di dicromo
Polvere di triossido di dicromo
Nome IUPAC
Triossido di dicromo
Nomi alternativi
Sesquiossido di cromo
Verde di cromo
Ossido cromico (Tradizionale)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCr2O3
Massa molecolare (u)151,99 g/mol
Aspettosolido verde
Numero CAS1308-38-9
Numero EINECS215-160-9
PubChem517277 e 20597791
SMILES

O=[Cr]O[Cr]=O

Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)5,22 (25 °C)
Solubilità in acqua(20 °C) insoluble
Temperatura di fusione2 435 °C (2 708 K)
Temperatura di ebollizione4 000 °C (4 273 K)
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−1141
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)10 000 (ratto, orale)
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]
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Il triossido di dicromo o ossido di cromo(III) è il composto chimico di formula Cr2O3. È il più stabile tra i vari ossido di cromo e viene usato principalmente come pigmento verde. Si trova anche in natura nel raro minerale eskolaite. Svolge il ruolo di film passivante nell'acciaio inossidabile, garantendo resistenza alla corrosione in acciai di categoria inossidabile (inox).

I primi a preparare una forma di triossido di dicromo adatta ad essere usata come pigmento verde furono i parigini Pannetier e Binet nel 1838. Il procedimento fu tenuto segreto, e solo nel 1859 Guignet brevettò il metodo di fabbricazione.[2] Il composto era venduto come pigmento verde con il nome francese di viride, dal latino viridis verde. I nomi corrispondenti in italiano e inglese sono rispettivamente verde Veronese e viridian.[senza fonte]

Il triossido di dicromo a temperatura ambiente è un solido verde inodore. Ha una struttura tipo corindone, come analoghi ossidi di titanio, vanadio e ferro. Questa struttura consiste di un reticolo esagonale compatto di ioni ossido, dove gli ioni Cr3+ occupano 2/3 delle cavità ottaedriche. Il triossido di dicromo è un semiconduttore ed è antiferromagnetico sino a 307 K, la sua temperatura di Néel.[3][4]

Il minerale eskolaite è un materiale duro e fragile, con un valore di 8-8,5 nella scala di Mohs.[5]

Campione di eskolaite

Il triossido di dicromo esiste anche in natura nel minerale eskolaite, che prende il nome dal geologo finlandese Pentti Eskola.[5] Questo minerale non è però una fonte utile di triossido di dicromo, dato che è raro (si trova in skarn di tremoliti ricche di cromo, metaquarziti, vene di clorite, nonché come minerale raro nelle condriti).

Il triossido di dicromo si prepara per riduzione del dicromato di sodio con zolfo, ad alta temperatura:[6]

{\displaystyle {\ce {Na2Cr2O7\,+\,S\to Na2SO4\,+\,Cr2O3}}}

Se interessa produrre del triossido di dicromo particolarmente puro si usa la decomposizione termica di composti di cromo come il triossido di cromo (CrO3) o dicromato d'ammonio:[6]

{\displaystyle {\ce {(NH4)2Cr2O7\to Cr2O3\,+\,N2\,+\,4H2O}}}

Questa ultima reazione ha una temperatura di accensione di meno di 200 °C, ed è spesso usata nelle dimostrazioni come "vulcano chimico".[7]

Il triossido di dicromo preparato con processi ad alta temperatura è in genere poco reattivo a temperatura ambiente. Lo stesso vale per il minerale eskolaite. Se riscaldato in forma polverizzata assieme a polvere di alluminio si riduce a cromo metallico formando ossido di alluminio in una reazione violenta tipo termite:

{\displaystyle {\ce {Cr2O3\,+\,2Al\to 2Cr\,+\,Al2O3}}}

A differenza di termiti utilizzanti ossidi di ferro, la reazione con ossido di cromo crea meno scintille e meno fumo. La termite con ossido di cromo non è però di uso pratico per fondere cromo, perché questo metallo ha un punto di fusione molto alto (1857 °C).

Per riscaldamento con cloro e carbonio si forma tricloruro di cromo:

{\displaystyle {\ce {Cr2O3\,+\,3Cl2\,+\,3C\to 2CrCl3\,+\,3CO}}}

Per ossidazione di Cr2O3 tramite fusione alcalina si formano cromati:

{\displaystyle {\ce {2Cr2O3\,+\,4NaOH\,+\,3KNO3\to 2Na2CrO4\,+\,2H2O\,+\,3KNO2}}}

Le forme idrate ottenute per via umida da soluzioni di Cr(III) sono invece più reattive a temperatura ambiente, e mostrano un comportamento anfotero. Sono insolubili in acqua, ma si sciolgono in acidi formando lo ione [Cr(H2O)6]3+. In alcali si formano cromiti, cioè ossianioni di Cr(III) largamente idrolizzati tipo Cr2O2−4.

Il triossido di dicromo è molto stabile ed è comunemente usato come pigmento, anche in forma idrata. Viene usato in vernici, inchiostri e vetri. È inoltre usato come abrasivo e come materiale di partenza per ottenere il pigmento magnetico diossido di cromo, secondo la reazione:[6]

{\displaystyle {\ce {Cr2O3\,+\,3CrO3\to 5CrO2\,+\,O2}}}

Il cromo metallico e composti di Cr(III) non sono considerati cancerogeni, a differenza di composti del Cr(VI). In particolare, Cr2O3 non è classificato pericoloso secondo le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE.[8] Tuttavia va evitato qualsiasi comportamento improprio, soprattutto con il composto in polvere. Il contatto con la pelle e gli occhi provoca irritazioni. Per inalazione provoca tosse e difficoltà respiratorie. L'ingestione provoca dolori con vomito e diarrea.

  1. ^ scheda dell'ossido di cromo(III) su IFA-GESTIS Archiviato il 16 ottobre 2019 in Internet Archive.
  2. ^ (EN) N. Eastaugh, V. Walsh, T. Chaplin e R. Siddall, The pigment compendium: a dictionary of historical pigments, Butterworth-Heinemann, 2004, ISBN 0-7506-5749-9.
  3. ^ (EN) J.E. Greedan, Magnetic oxides, in Encyclopedia of Inorganic chemistry, 2ª ed., John Wiley & Sons, 2005, DOI:10.1002/0470862106.ia123, ISBN 978-04-708-6210-0.
  4. ^ (EN) A.F. Holleman e E. Wiberg, Inorganic Chemistry, New York, Academic Press, 2001, ISBN 0-12-352651-5.
  5. ^ a b (EN) Eskolaite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 4 novembre 2024.
  6. ^ a b c (EN) G. Anger, J. Halstenberg, K. Hochgeschwender, C. Scherhag, U. Korallus, H. Knopf, P. Schmidt e M. Ohlinger, Chromium Compounds, in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, Weinheim, Wiley-VCH, 2005.
  7. ^ (EN) Ammonium dichromate volcano, su practicalchemistry.org. URL consultato il 4 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2010).
  8. ^ Scheda di sicurezza di Cr2O3 (PDF), su carloerbareagenti.com. URL consultato il 4 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2022).
  • (EN) C. E. Housecroft, A. G. Sharpe, Inorganic chemistry, 3ª ed., Harlow (England), Pearson Education Limited, 2008, ISBN 978-0-13-175553-6.
  • (EN) N.N. Greenwood e A. Earnshaw, Chemistry of the elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0-7506-3365-4.

V · D · M

Ossidi
D2O
H2O
                                He
Li2O BeO   B2O3 CO
CO2
C2O3
NO · NO2
N2O · N2O3
N2O4 · N2O5
O F2O Ne
Na2O MgO   Al2O3 SiO
SiO2
PO · P2O3
P2O4 · P4O10
SO2
SO3
ClO2 · Cl2O
Cl2O3 · Cl2O4
Cl2O6 · Cl2O7
Ar
K2O CaO Sc2O3 TiO
Ti2O3
TiO2
V2O3
VO2
V2O5
CrO · Cr2O3
CrO2 · CrO3
MnO · Mn3O4
Mn2O3 · Mn5O8
MnO2 · MnO3
Mn2O7
FeO
Fe2O3
Fe3O4
CoO
Co3O4
Co2O3
NiO Cu2O
CuO
ZnO Ga2O
Ga2O3
GeO
GeO2
As2O3
As2O5
SeO2
SeO3
BrO2
Br2O3
Br2O5
Kr
Rb2O SrO Y2O3 ZrO2 NbO
NbO2
MoO2
MoO3
Mo2O3
Tc2O7 Ru2O3 · RuO2
RuO3 · RuO4
Rh2O3
RhO2
PdO AgO CdO In2O3 SnO
SnO2
Sb2O3 TeO
TeO2
TeO3
I2O4 · I2O5
I2O6 · I4O9
XeO3
Cs2O3 BaO * HfO2 Ta2O5 W2O3 · WO2
WO3 · W2O5
ReO2
ReO3
Re2O7
OsO2
OsO4
IrO2
IrO4
PtO2 Au2O3 Hg2O
HgO
Tl2O
Tl2O3
PbO
PbO2
Pb3O4
Bi2O3
BiO2
Bi2O5
PoO
PoO2
PoO3
At Rn
Fr Ra ** Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn Nh Fl Mc Lv Ts Og
 
 
  * La2O3 Ce2O3
Ce3O4
CeO2
Pr2O3
PrO2
Pr6O11
Nd2O3 Pm2O3 Sm2O3 Eu2O3 Gd2O3 Tb2O3
Tb4O7
TbO2
Dy2O3 Ho2O3 Er2O3 Tm2O3 Yb2O3 Lu2O3
  ** Ac2O3 ThO
ThO2
PaO2
Pa2O5
UO2 · U2O5
U3O8 · UO3
UO4 · UO6
NpO2 PuO2 Am2O3
AmO2
Cm2O3
CmO2
Bk2O3 Cf2O3
CfO2
Es Fm Md No Lr

V · D · M

Composti del cromo
Cromo(0)Cr(CO)6
OrganiciCr(C6H6)2 · CrC6H6(CO)3
Cromo(II)Cr(C2O4) · CrCl2 · CrF2 · CrBr2 · CrO · CrSO4 · CrSe · CrSi2 · Cr3C2
OrganiciCr(C5H5)2
Cromo(II, III)Cr3C2
Cromo(III)CrB · CrBr3 · CrCl3 · CrF3 · CrI3 · CrN · Cr(NO3)3 · Cr(OH)3 · Cr2O3 · Cr2S3 · Cr2(SO4)3
Cromo(IV)CrCl4 · CrF4 · CrO2
Cromo(V)CrF5 · K3Cr(O2)4
Cromo(VI)CrO3 · CrS3 · CrO(O2)2 · H2CrO4/H2Cr2O7 · CrO2F2 · CrO2Cl2 · C5H5NHCrO3Cl · CrF6 (ipotizzato)