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Yazd - Wikipedia

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Yazd
città
يزد
Yazd – Veduta
Yazd – Veduta
Localizzazione
StatoIran (bandiera) Iran
ProvinciaYazd
ShahrestānYazd
Circoscrizione
Territorio
Coordinate31°54′N 54°22′E
Altitudine1 216 m s.l.m.
Abitanti423 006[1] (2006)
Altre informazioni
Prefisso0351
Fuso orarioUTC+3:30
Cartografia

Mappa di localizzazione: Iran

Yazd

Yazd

Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata · Manuale
 Bene protetto dall'UNESCO
Città antica di Yazd
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(iii)(v)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2017
Scheda UNESCO(EN) Historic City of Yazd
(FR) Scheda
Manuale

Yazd (in persiano یزد‎) è il capoluogo dell'omonima provincia iraniana. In seguito al suo adattamento secolare al deserto circostante, Yazd presenta un'architettura unica. È nota in Iran per l'artigianato di prima qualità, che produce soprattutto tessuti di seta e prodotti dolciari. È uno dei principali centri dello zoroastrismo.

Yazd è situata in un'oasi fra i deserti del Dasht-e Kavir e del Dasht-e Lut. La città è chiamata talvolta "la sposa del Kavir" per la sua posizione, in una valle fra lo Shir Kuh, la montagna più alta della provincia (4075 m s.l.m.) e il Kharaneq. La città sorge a 1.216 m s.l.m.

Yazd è la più secca fra le principali città iraniane, con una media annuale delle precipitazioni di 60 mm ed è anche la più calda fra le città a nord del Golfo Persico, con temperature estive che superano frequentemente e abbondantemente i 40 °C senza umidità. Anche di notte le temperature estive sono torride. In inverno le giornate sono miti e assolate, ma al mattino le temperature possono essere di parecchi gradi sotto lo 0 °C.

La città vanta tremila anni di storia e risale al tempo dell'impero medo, quando era nota come Ysatis (o Issatis). L'attuale nome della città potrebbe derivare da Yazdgard I, un re sasanide. La città era già un centro zoroastriano in epoca sasanide. Dopo la conquista islamica della Persia, molti zoroastriani delle province circostanti trovarono rifugio a Yazd. La città rimase zoroastriana per secoli e divenne gradualmente l'islam divenne la principale religione della città.

A causa della remota posizione nel deserto e della difficoltà di raggiungerla, Yazd si è conservata pressoché intatta dalle distruzioni delle guerre. Ad esempio, è stata un rifugio per i fuggiaschi da altre città dell'impero persiano durante l'invasione di Gengis Khan. Nel 1272 fu visitata da Marco Polo, che diede conto della raffinata tessitura della seta.

«Anche Jasdi è una città persiana bella e nobile e di grandi commerci. Si lavora qui quel tessuto di seta che si chiama appunto Jasdi, molto richiesto dai mercanti che lo portano per tutto il mondo e fanno grossi guadagni. Gli abitanti adorano Maometto.
Chi vuole partire da queste terre e procedere oltre, cavalca per sette giorni sempre in pianura e trova solo tre luoghi abitati dove è possibile fermarsi. Ma ci sono anche, e spesso, deliziosi boschetti di palme che si possono percorrere a cavallo e sono ricchi di cacciagione di bosco, pernici e coturnici che piacciono molto ai mercanti in viaggio per quei ridenti luoghi. E ci sono bellissimi asini selvatici.»

Per breve tempo divenne capitale sotto la dinastia muzaffaride nel XIV secolo e fu assediata senza successo fra il 1350 e il 1351 dagli Ingiuidi comandati dallo sceicco Abu Ishaq. La Moschea del Venerdì, il più importante monumento architettonico della città, e altri importanti edifici risalgono a questo periodo. Durante la dinastia Qajar, nel XVIII secolo, fu governata da khan bakhtiari.

Durante il periodo di Pahlavi I, un folto gruppo di curdi della tribù Gulbaghi si trasferì dal nord della provincia del Kurdistan alla città di Yazd e alle città di Isfahan, Kashan e Nayin, e oggi i curdi sono elementi più assimilati nella popolazione di queste città.[2][3]

  • Il tempio del Fuoco di Yazd

  • La torre del vento di "Dowlat-abad" a Yazd, esempio di architettura del deserto iraniano

    La torre del vento di "Dowlat-abad" a Yazd, esempio di architettura del deserto iraniano

  • Il complesso Amir Chakhmaq

  • Studentesse alla Moschea di Jameh

    Studentesse alla Moschea di Jameh

  • Una vetrata in un interno dei Giardini Dolat Abad

    Una vetrata in un interno dei Giardini Dolat Abad

La popolazione della città è costituita in stragrande maggioranza da musulmani sciiti duodecimani. L'identità islamica sciita è molto forte; Yazd è infatti considerata una città fortemente religiosa, tradizionalista e conservatrice. I principali eventi celebrati nelle strade delle città sono gli azadari, le processioni in onore dei martiri islamici, in particolare quello di Ashura. Vi è poi una comunità di zoroastriani; Yazd rappresenta insieme a Kerman uno dei principali centri dello zoroastrismo. Vi è poi una comunità ebraica, emigrata in gran parte nel XX secolo verso Israele e Tehran.[4]

Nel 2006 la città aveva una popolazione di 423006 persone.

Yazd vanta alcuni degli esempi più raffinati dell'architettura tradizionale del deserto persiano

Yazd è una città di primaria importanza come centro dell'architettura persiana. A causa del clima secco, ha una delle più ampie reti di qanat nel mondo e i costruttori di qanat di Yazd sono considerati i più abili dell'Iran. Per affrontare le estati torride, molti edifici antichi sono dotati di magnifiche torri del vento e di vasti ambienti sotterranei. La città ospita anche importanti esempi di yakhchal, di cui alcuni sono ancora usati come ghiacciaie per conservare il ghiaccio proveniente dalle vicine montagne. La città vecchia di Yazd è uno dei più grandi centri urbani costruito quasi interamente con adobe, un impasto di argilla, sabbia e paglia.

«Yazd si distingue dalle altre città della Persia. Non possiede, per proteggersi dalle impervie terre desertiche che la circondano, una cintura di giardini o di fresche cupole azzurre. Città e deserto hanno in comune il colore e la sostanza: la prima è il frutto del secondo, e le alte torri di ventilazione, che attestano il calore che vi domina, sono il genere di foresta che può crescere naturalmente nel deserto. Esse conferiscono alla città un profilo irreale [...] Le torri di Yazd sono quadrangolari e prendono il vento dai quattro lati mediante profonde scanalature, che lo spingono in basso verso i vani sottostanti. Due vani di questo tipo alle due estremità di una casa creano una corrente che la percorre tutta.»

Il patrimonio di Yazd come centro zoroastriano è anch'esso importante. C'è una torre del Silenzio nei dintorni e in città c'è un tempio del Fuoco, che conserva un fuoco che arde ininterrottamente dall'anno 470.

L'Università di Yazd fu fondata nel 1988 e comprende una facoltà di architettura con specializzazione in arte e architettura tradizionali iraniane

Nel 2000 è stato aperto il Museo dell'Acqua di Yazd.[5]

Sempre apprezzata per la qualità delle sue sete e dei suoi tappeti, Yazd è oggi un centro dell'industria tessile iraniana. È presente anche in industria delle ceramiche e dei materiali per l'edilizia, come anche l'industria dolciaria e l'oreficeria.

Una parte significativa della popolazione è impiegata nell'agricoltura, nell'allevamento, nella lavorazione dei metalli e nella produzione di macchinari. Alcune aziende operano nel ramo dell'informatica e nella produzione di componenti elettronici come cavi e connettori. Attualmente Yazd ospita il più grande produttore iraniano di fibre ottiche.

I pasticceri di Yazd sono famosi in tutto l'Iran e costituiscono anche un'attrattiva turistica. I laboratori (esperti o khalifehs) mantengono segrete le loro ricette e molti di loro sono rimasti attività familiari tramandate da molte generazioni. Baghlava, ghotab e pashmak sono i dolci più richiesti.

Yazd è gemellata con le seguenti città:

  1. ^ Il dato proviene dal sito World Gazetteer, che non esiste più e non è stata trovata una copia disponibile.
  2. ^ https://journal.sulicihan.edu.krd/index.php/sjcus/article/view/153
  3. ^ https://rojanpress.ir/main/1219-%DA%A9%DB%8C%D9%86%D9%87-%D8%B1%D8%B6%D8%A7-%D8%B4%D8%A7%D9%87-%D8%A7%D8%B2-%D8%B7%D9%88%D8%A7%DB%8C%D9%81-%D9%88-%D8%B9%D8%B4%D8%A7%DB%8C%D8%B1-%DA%AF%D9%87%E2%80%8C%D9%84%D9%88%D8%A7%D8%AE%DB%8C/-%D9%86%D9%87-%DA%AF%D9%84%D8%A8%D8%A7%D8%BA%DB%8C-%D9%85%D8%A7%D9%86%D8%AF-%D8%A7%DB%8C%D9%86%D8%AC%D8%A7-%D9%86%D9%87-%D9%87%D9%85%D8%AF%D8%A7%D9%86%DB%8C-%D8%A2%D9%86%D8%AC%D8%A7.html
  4. ^ (EN) Michael M. J. Fischer, Iran: From Religious Dispute to Revolution, University of Wisconsin Press, 2003, p. XV, ISBN 9780299184735.
  5. ^ Copia archiviata, su qanat.info. URL consultato il 12 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2007).

V · D · M

Iran (bandiera) Provincia di Yazd
Capoluogo (markaz)Yazd
Shahrestān di AbarkuhAbarquh · Mehrdasht
Shahrestān di ArdakanArdakan · Kharanaq · Ahmadabad
Shahrestān di BafqBafq
Shahrestān di BehabadBehabad
Shahrestān di KhatamHarat · Marvast
Shahrestān di MehrizMehriz
Shahrestān di MeybodMeybod
Shahrestān di SaduqAshkuzar · Nadushan
Shahrestān di TaftTaft · Nir
Shahrestān di YazdYazd · Hamidiya · Shahediyeh · Zarch
Luoghi celebriCastello di Narin · Giardino Dolat Abad · Torri del silenzio di Yazd · Complesso Amir Chakhmaq · Moschea del venerdì di Yazd · Prigione di Alessandro

V · D · M

UNESCOPatrimoni dell'umanità in Iran


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