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Palermo sud - Wikivoyage, guida turistica di viaggio

Palermo sud è un distretto della città di Palermo.

Il distretto è attraversato dal fiume Oreto che in alcuni tratti delimita il confine con le altre circoscrizioni.

In questa parte della città nel 1282, precisamente sul sagrato della Chiesa del Santo Spirito scoppiò la rivolta dei Vespri siciliani che dilagò poi per l'intera isola scacciando gli angioini dalla Sicilia.

Map

  • Oreto-Stazione
  • Brancaccio-Ciaculli
  • Settecannoli
  • Villagrazia-Falsomiele
  • Acqua dei Corsari
  • 38.07666713.4047221 Ciaculli è una località del Comune di Palermo che conserva le caratteristiche della tipica borgata di campagna. Si trova alle porte della città e conta circa 9500 abitanti. Rientra nella II Circoscrizione e insieme con la frazione di Croceverde-Giardina forma la nona Unità di primo livello di Palermo. Vicino si trova Santa Maria di Gesù, altra borgata di origine contadina. A Ciaculli si coltiva il mandarino tardivo, protetto da Slow Food.
  • 38.07021313.4165652 Croceverde è una piccola frazione o borgata rurale di Palermo. Sorge nell'angolo meridionale della pianura Conca d'Oro, e conta circa 1100 abitanti. Dista pochi chilometri dal tessuto urbano di Palermo, ed è confinante con due località limitrofe: a nord-ovest Ciaculli, confinante per mezzo dell'omonima strada, e a sud-est Gibilrossa, frazione di Misilmeri, nota per le imprese garibaldine. La borgata dista poco dal comune di Villabate.
  • 38.08513.3683333 Belmonte Chiavelli è distaccata dal resto del tessuto urbano della città dalla Circonvallazione di Palermo. A sud si trova il sistema montuoso dei Monti di Palermo. La località è situata in un'area di forte pendenza ai piedi del Monte Grifone. Da Belmonte Chiavelli è visibile un panorama completo della città.
  • 38.080413.37494 Santa Maria di Gesù è una località o borgata del comune di Palermo. Si sviluppa attorno l'omonimo cimitero storico. È ubicata ai piedi del Monte Grifone, tra le altre borgate di Ciaculli e di Belmonte Chiavelli. Santa Maria di Gesù, dopo la costruzione dell'autostrada per Catania negli anni settanta-ottanta, si trova proprio all'ingresso della Circonvallazione di Palermo.
Stazione ferroviaria di Palermo Centrale
  • 38.110213.3680995 Stazione Centrale, via Paolo Balsamo (capolinea accanto alla stazione centrale). Tram 1. 
  • 38.10914413.3703816 Ingrassia, Corso dei Mille. Tram 1 
  • 38.10695313.3729847 Tiro A Segno, Corso dei Mille. Tram 1 
  • 38.10492213.3762628 Ponte Ammiraglio, Corso dei Mille. Tram 1 
  • 38.10249413.3800749 San Giovanni dei Lebbrosi, Corso dei Mille. Tram 1 
  • 38.10093313.38406810 Missori, Corso dei Mille/via Amedeo d'Aosta. Tram 1 
  • 38.1033413.3862111 Amedeo d'Aosta, via Amedeo d'Aosta. Tram 1 
  • 38.10120213.39124612 Bione, via Portella Ginestra. Tram 1 
  • 38.09954713.39459313 Sperone, Via Pecori Giraldi Maresciallo. Tram 1 
  • 38.09719913.39965214 San Sergio, Via Pecori Giraldi Maresciallo. Tram 1 
  • 38.09592313.40331215 XXVII Maggio, Via Pecori Giraldi Maresciallo. Tram 1 
L'ingresso dell'Orto botanico di Palermo
Castello di Maredolce
  •  attrazione principale 38.09233113.3874812 Castello di Maredolce (Palazzo della Favara), Vicolo del Castellaccio 23 (Dalla stazione centrale tram linea 1 fino alla fermata Missori, poi cambio con bus 212 dalla fermata D'Aosta-Dei Mille fino alla fermata Conte Federico-Giafar. Proseguire a piedi.), +39 0916391111, +39 09181015, +39 09181011. gratis. Lun-Sab e ogni prima domenica del mese 9:00-13:00, Mar 9:00-18:30. Il palazzo, impropriamente detto "castello", fu edificato nel 1071, e faceva parte di una cittadella fortificata situata alle falde di monte Grifone. Oltre al palazzo il complesso comprendeva un hammam e una peschiera. L'edificio fu una delle residenze del re normanno Ruggero II, che lo avrebbe riadattato ai suoi scopi da un palazzo preesistente appartenuto all'emiro kalbita Jaʿfar nel X secolo. Nell'arco dei secoli il castello subì dai Normanni e dagli Svevi delle modifiche e fu trasformato in fortezza. Nel 1328 fu ceduto ai frati-cavalieri teutonici della Magione, che lo trasformarono in un ospedale. Nel 1460 la struttura fu concessa alla famiglia siciliana dei Beccadelli e fu trasformato in edificio agricolo. Nel secondo dopoguerra. la struttura cadde in un progressivo degrado frutto anche delle numerose forme di abusivismo che si susseguirono nel corso dei successivi decenni. Nel 1992 la Regione Siciliana ha acquisito per esproprio l'edificio e iniziato i lavori di restauro nel 2007. Il palazzo, per volere di Ruggero II, venne circondato da un lago artificiale, che lo cingeva su tre lati, ed era immerso in un grande parco, dove Ruggero II si dilettava nella caccia. Il bacino, che aveva al centro un'isola di circa due ettari di estensione, venne ottenuto grazie a una diga composta da blocchi di tufo, che interrompeva il corso della sorgente del monte Grifone. Nel XVI secolo la sorgente si prosciugò, e la peschiera divenne una fertile area agricola, ancora oggi esistente. Il parco della Favara faceva parte di un sistema di residenze reali di delizia, i sollazzi regi, che godettero del massimo splendore sotto re Guglielmo II. Castello di Maredolce su Wikipedia castello di Maredolce (Q1894505) su Wikidata 
Camera dello scirocco
Cimitero Santa Maria di Gesù
Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi
  • 38.10361113.3802786 Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi, Via Salvatore Cappello, 38 (non lontano dal Ponte dell'Ammiraglio. Dalla stazione centrale tram linea 1 fino alla fermata Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi), +39 091 475024. È una chiesa in stile arabo-normanno. Fu edificata sulle rovine del castello di Yahya (Giovanni in lingua araba) nel 1071, durante la riconquista da parte dei Normanni, per mano delle truppe di Roberto il Guiscardo e Ruggero I di Sicilia. Gli edifici circostanti vennero adibiti al ricovero e all'assistenza dei lebbrosi, da qui deriva l'appellativo di San Giovanni de' Lebbrosi.
    La chiesa risponde ai canoni dell'architettura romanica siculo-normanna a croce latina con transetto sporgente e tripla abside; è considerata uno degli edifici medievali in stile normanno più antichi della città, e in particolare è forse la chiesa a croce latina più antica di Palermo. L'esterno dell'edificio si presenta spoglio perché privo di decorazioni, tranne i rilievi in conci delle monofore che garantiscono l'illuminazione interna. L'ingresso è semplice, preceduto da un piccolo porticato sorretto da un unico pilastro angolare, su cui poggia il campanile. L'interno ha impianto basilicale ripartito in tre navate da pilastri, copertura lignea, presbiterio cupolato sovrastante l'altare che prevedeva una primitiva tribuna. Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi su Wikipedia chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi (Q594603) su Wikidata 
Ponte dell'Ammiraglio
Cimitero di Sant'Orsola
Chiesa del Santo Spirito
  • 38.099713.362911 Chiesa del Santo Spirito (chiesa del Vespro), all'interno del cimitero di Sant'Orsola (Dalla stazione centrale metro linea A fino alla fermata Vespri o bus 246 fino alla fermata Del Vespro-Delle Cliniche. Proseguire a piedi.). L'edificio venne eretto tra il 1173 ed il 1178. Il 30 marzo 1282 davanti alla chiesa il martedì di Pasqua nell'ora del vespro ha inizio la sommossa popolare dei Palermitani contro gli Angioini nota come Vespri siciliani. Da allora il complesso abbaziale è noto come Santo Spirito del Vespro. L'impianto è a tre navate con sei colonne, otto archi e cappellone maggiore opera di Antonello Gagini. L'esterno si presenta con combinazioni policrome ottenute dall'alternanza di conci di tufo e lava, che compongono delicate geometrie, una contaminazione di stili arabo - normanno e gotico. Gli esterni delle absidi si presentano con finestre con cornici bugnate, intrecci di nervature, alte arcate ogivali e grata dai motivi arabeggianti. I prospetti laterali presentano decori con tarsie laviche nella realizzazione delle arcate cieche. Chiesa del Santo Spirito (Palermo) su Wikipedia chiesa del Santo Spirito (Q1569194) su Wikidata 
  • 38.08729613.3902712 Giardino della Memoria, Via Ciaculli (nella frazione di Ciaculli). Aperto solo in occasione di eventi. È un parco dedicato a tutti i caduti nella lotta contro la mafia. L'iniziativa del giardino nasce nel 2004 da un'idea del giornalista Leone Zingales. Sono stati piantati degli alberi in ricordo dei caduti. Sotto ogni albero vi è una targhetta con il nome della vittima a cui l'arbusto è stato dedicato. Giardino della Memoria su Wikipedia giardino della Memoria (Q3763915) su Wikidata 
  • 38.1024513.38491213 Casa-Museo del Beato Giuseppe Puglisi, Piazzale Anita Garibaldi, 5 (Tram 1 fermata Missori), +39 0916301150, info@centropadrenostro.it. Lun, Gio-Sab 09:30-12:30. Mar e Gio 15:00-18:00. La casa museo del Beato Giuseppe Puglisi è stata aperta nel 2014 a seguito della beatificazione di padre Puglisi. Di fronte al portone il 15 settembre 1993 venne ucciso da due sicari della mafia. La sua infaticabile opera è ricordata in questo museo. Nella stessa piazza è presente un grande murale che lo rappresenta eseguito da Igor Scalisi Palminteri nel 2021. 
  • 38.08797113.38564514 Grotta dei Giganti a San Ciro. Grotta con stalattiti e stalagmiti. 
  • 38.08854613.38604615 Chiesa di San Ciro, Viadotto Maredolce. Chiesa seicentesca. 
  • 38.07626713.3318951 Buonforno Di Capizzi Rosalia, Via Villagrazia, 499, +39 091 430226. Lun-Sab 8:00-20:00. Pane, dolci e alimentari. Ottima soluzione se di passaggio. 
DistrettoBozza: l'articolo rispetta il modello standard e ha almeno una sezione con informazioni utili (anche se di poche righe). Intestazione e piè pagina sono correttamente compilati.