Comitato Rive di Laglio
- ️Sun Mar 15 2009
La popolazione di Laglio ha votato l’attuale amministrazione per ciò che rappresentava, piaceva la continua lotta e risposta nei confronti della precedente amministrazione, l’ appoggio al Comitato e la voce data a tutti quelli che volevano difendere il proprio paese da QUALSIASI progetto invasivo, cui si erano già alzate le proteste.
Noi cittadini di Laglio, e parlo a buona ragione, desideriamo cose più importanti.
Abbiamo strade pessime, un municipio impraticabile, un gabinetto medico da terzo mondo, il decoro urbano fatiscente, un paese umiliato nel suo insieme all’inverosimile.
Manca un luogo di incontro, è vero, ma non può essere un giardinetto che noi lagliesi non frequentiamo, ma un luogo centrale dove indire delle manifestazioni, dove incontrarsi, dove poter fare delle feste .
I luoghi a lago : molo vicino a Clooney , piazza Barchetta e Salterio, piazza Silvio Riva, lungo lago davanti all’ex fabbrica Guggi, con un improbabile aiuoletta, lungo lago davanti al municipio, giardino delle Rimembranze , Piazza Roma, spiaggia del Tenciu’, porticciolo di Torriggia, sono nel degrado più totale, abbandonati, non illuminati, distrutti da interventi inqualificabili.
Avete notato quanti spazi a lago possediamo? Ma tutti indecorosi e infrequentabili!!!
L’obiettivo della nuova amministrazione dovrebbe essere quello di indicare le linee guida degli interventi, per il futuro non solo prossimo, di Laglio, ma anche dei nostri figli.
Questa mancanza di visuale di insieme e di confronto con la popolazione sarà l’ennesima ferita procurata a Laglio con la scusa, del “non si può fare altro” del “senza senso” del “compromesso” e del “abbiamo bisogno di soldi”.
Ferite che andranno a sommarsi al Regina Residence, alle case orrende dietro il bellissimo nucleo dove risiede il vicesindaco, alle ristrutturazioni improprie, a giardinetti senza senso né pianificazione, al futuro ex cantiere di Torriggia ecc… che propinano nel nome del “bene cittadino” o “della riqualificazione della zona”o “per attirare il turista”. Cittadino che ignaro , subisce incuria, degrado, sperpero del denaro pubblico, mancato e improprio utilizzo di aree, opere varie di distruzioni, realizzate per mantenere le proprie posizioni nel nome di “politica” e “amministrazione”.
Declassare brutalmente uno stupendo giardino come quello di Villa Marco, distruggendo i ricordi del passato prossimo e remoto in un ennesimo degradato giardino è scandaloso.
Rovinare e profanare un posto austero e integro (l’ultimo angolo rimasto pieno di significato in tutta Laglio) come quello adiacente al giardino delle rimembranze e del cimitero mi sembra oltraggioso.
Avremmo voluto vedere sistemato, enfatizzato e riqualificato il giardino esistente chiamato delle Rimembranze e la maestosità del monumento di Frank che tutti ci riconoscono.
Avremmo voluto vedere sistemato il lungo lago davanti al municipio, completamente abbandonato a se stesso.
Avremmo voluto trovare, per esempio, una soluzione diversa , magari riconvertendo a giardino, protetto dal vento, dal traffico, dal pericolo del lago, quello spazio inutilizzato e fuori norma del campetto dietro la scuola.
La rivoluzione nel ridisegnare Laglio sarebbe stata proprio nel riconoscere e restituire la storia a se stessa, interpretandola con delicatezza, tornando ai vecchi disegni dell’epoca, ripristinando la nostra storia che amministrazioni ignoranti hanno distrutto.
Un ennesimo giardino a lago, destinato all’incuria per mancanza di fondi e di cultura, trasformerà una suggestiva area comunque di proprietà dei lagliesi che si beavano della sua vista, nella peggiore delle periferie senza identità.
Come si può pensare a pochi passi dal cimitero , a un giardino per bambini, senza tener conto dell’identità del luogo in una delle più intatte zone del paese.
Cito Sgarbi quando parla di “pornografia urbana”.
Non si può pensare che un pezzo di giardino a lato di un grande parco abbandonato e indecoroso, possa rianimare un paese avvilito e aggredito dall’incuria a scapito della qualità stessa del paese, distruggendo un luogo e la sua memoria, deturpandolo con improbabili panchine e giostre x bambini.
Ci stiamo comportando come i palazzinari che hanno distrutto il nostro paese indifeso (anzi svenduto per il dio denaro) con progetti di cui già oggi ci stiamo pentendo.
Sono delitti dell’ignoranza del nostro tempo e di amministrazioni cieche alla storia e alla bellezza dei luoghi.
Bisogna RIPARARE non RIQUALIFICARE.
C’è una bella differenza, significa rispettare i luoghi così come ci sono stati tramandati, soprattutto se non servono a nulla se non per battaglie politiche.
È doloroso che non si parli più di “questioni culturali” ma si discuta ormai con la sensibilità di palazzinari.
Mentalità che abbiamo combattuto con tutte le nostre forze economiche e personali , battaglie in cui crediamo fortemente!
“Sfruttare volgarmente” è quello che ormai pensiamo quando guardiamo il nostro lago, e che non avremmo più voluto vedere nel nostro piccolo paese.
Non è per togliere un pezzo di giardino ai lagliesi,
che per altro non sono del tutto proprietari neppure del giardino delle rimembranze a lato, ma, con l’eventuale donazione in euro, iniziare ad attuare il desiderio di cambiare il volto del paese , togliendolo dal degrado e dalla deturpazione, senza distruggere le tracce del passato.
Penso sia il desiderio maggiore di tutti noi paesani, stufi ormai di vedere intorno a noi un paese abbandonato, e chiusi in noi stessi per le troppe ferite.
Per farlo ci vuole amore e quindi “cultura” , conoscenza della propria storia.
Nel momento in cui lo stato ha decentralizzato certe competenze , non ha scatenato maggior responsabilità da parte dei nostri amministratori , ma piuttosto ha svegliato nella maggior parte di loro , eletti senza nessun tipo di preparazione professionale per il ruolo ricoperto, sensi di grandezza e onnipotenza a discapito dei cittadini stessi.
Illuminante e splendido, a questo proposito, l’intervento del Dott. Giuseppe Battarino , magistrato e docente universitario all’ultimo convegno tenuto da Italia Nostra sui problemi del nostro lago .
Nelle forze stesse, concentrate nella difesa del territorio, spesso si sminuiscono le battaglie per problemi di destra o di sinistra.
Il territorio e gli interessi dei cittadini, che spesso sono più intelligenti dei loro amministratori , non dovrebbero avere appartenenze, ne essere alla mercè di giochi politici e di carriera.
Ci si sente disarmati davanti ad amministrazioni sorde e purtroppo tutte unite dai soliti interessi che non rispecchiano mai quelli dei propri cittadini.
Un altro argomento tabù di cui i cittadini poco sanno è l’ex cantiere che deve diventare il solito palazzo anacronistico, con appartamenti, piscine, solarium, porticcioli ecc…. per facoltosi residenti .
Un’altra costruzione orripilante che cercheremo disperatamente di non vedere, un altro pezzo di storia che, come la fabbrica Guggi si disperderà nel vento.
Non è solo questo preoccupante, il mercato degli immobili sta già regolando questo delirio costruttivo, ma la mancanza da parte dei nostri amministratori che “con ignoranza sacrificano la memoria industriale del nostro lago” e la storia dei nostri artigiani rispettati in tutto il mondo.
Amministratori che senza un ombra di rammarico o di colpa, decidono di distruggere il nostro territorio, di distruggere la vita dei cittadini, di rovinare il patrimonio di tutti.
Leggendo qua e là, nei vari articoli di giornale che ormai riguardano tutti i paesi e città, si leggono le stesse scuse, le stesse frasi, gli stessi illuminati pensieri.
“Abbiamo bisogno di soldi …. Vogliamo rilanciare il turismo ….. non capiscono,ma un giorno capiranno ….
È una zona che va riqualificata …. Un giorno vedremo un municipio nuovo, un ambulatorio nuovo, una posta nuova” ….. tutte cose che a noi lagliesi hanno già promesso parecchie volte, e ad oggi non abbiamo visto nulla, però abbiamo regalato la zona più bella e centrale del paese!!
Non si può lasciare che vinca il partito della distruzione.
Penso a battaglie che sono state fatte da altri cittadini per salvare luoghi di memoria collettiva, come vecchie aziende che sono diventate poi luoghi pubblici.
Per non parlare di ville storiche, appartenute alle vecchie famiglie lagliesi che sono convertite in alberghi e altro, come si voleva succedesse alla villa di proprietà dell’asilo di Laglio, che volevano convertire in piccolo residence.
Togliere la personalità e la storia dei nostri vecchi piccoli borghi come sta succedendo a Torriggia che si vuole dormitorio per turisti.
Naturalmente tutto ciò rende la vita dei residenti sicuramente peggiore , ma a chi importa la qualità di vita dei propri cittadini?
Qualsiasi azione urbanistica, sia di conservazione sia di demolizione o di “riqualificazione” (parola cara agli architetti urbanisti) dovrebbe avere un’ importanza civica, un valore più ampio di quello propriamente tecnico-edilizio.
Il paese non risponde soltanto alle nostre esigenze pratiche , ma risveglia in noi sentimenti profondi, richiama ricordi intensi e radicati, mentre chi vuole distruggere, considera ogni operazione urbanistica un atto burocratico, estraneo ai sentimenti dei cittadini, indifferente nei confronti della tradizione.
Concetti dei propri territori, grossolani e venali, per nascondere un programma urbanistico di selvaggia distruzione.
Come un anno fa , oggi continuiamo a non poter accettare che scelte tecniche o pseudo politiche, prevalgano sui valori culturali e morali per cui ci siamo battuti sino ad ora, a discapito del proprio tempo e della propria famiglia.
Amiamo Laglio e il nostro desiderio è di poterla mantenere il più possibile nella sua integrità, anzi cercando di abbellirla con amore come si fa con la propria casa, perché è la nostra casa.
30 Novembre 08