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3A Associazione Alpinistica Altarese - Sez.CAI Altare

Altare, punto d' incontro fra le Alpi e gli Appennini è luogo ideale per compiere passeggiate ed scursioni di interesse storico-naturalistico. Agli Altaresi ed a chi sosta nel nostro ospitale paese ne proponiamo alcune, che contribuiranno certamente a far apprezzare maggiormente le bellezze delle nostre montagne.
La neve d'inverno ed il clima fresco d' estate invitano a percorrere interessanti itinerari attraverso boschi incantati dai colori cangianti con le stagioni.

PASSEGGIATE BREVI

AL CASTELLO DI ALTARE
Breve passeggiata che si svolge in
parte per il Viale De Caroli e per un sentiero che conduce al culmine della collina dove si trovano i ruderi del castello. E' il migliore belvedere sul paese di Atare. Il castello, fatto costruire dai Marchesi del Monferrato agli albori del secolo XI, faceva parte di un sistema di difesa contro le invasioni dei Saraceni. Era composto da una torre centrale e da tre ordini di mura dove si rifugiava la popolazione in caso di pericolo. Fu fatto distruggere intorno al 1630.

ALTARE - FORTI TECCI E CASCINOTTO
Interessante passeggiata che inizia con la Statale 29, e poco prima del tunnel del colle di Cadibona, prosegue per la strada sterrata militare che in breve conduce nella zona dei forti (*) situati sullo spartiacque, per questo vi si gode un buon panorama.
L' intera zona di proprietà del demanio militare sarà affidata al Comune di Altare che la utilizzerà per iniziative socio-culturali e di protezione civile. VI sarà pure allestito un punto tappa per chi percorrerà l' Alta Via dei Monti Liguri.

(*) I forti di Altare furono costruiti sul finire del 1800. Si dice che il progettista, avuto parere sfavorevole dalle autorità competenti, si sia suicidato.

ALTARE - BOCCHETTA DI ALTARE - COSTA DEL PRATO (Ore 1)
La passeggiata, che si snoda con il Viale De Caroli fino alla Bocchetta di Al
tare o Colle di Cadibona -m. 459 - (**), prosegue svoltando a sinistra per una carrareccia che passa nei pressi di Mongallo (***) e del Lollo. Percorrendo il versante a mare porta alla Costa del Prato. SI può ritornare ad Altare seguendo la provinciale di Montenotte. Il tratto Bocchetta di Altare, Costa del Prato è segnato con i simboli dell' Alta Via dei Monti Liguri.

(**) Bocchetta di Altare o Colle di Cadibona - m. 459 - è il valico più basso dell' Appennino Ligure, conosciuto da oltre 2000 anni. Lo percorse Magone, fratello minore di Annibale nel corso della seconda guerra Punica. Vi transitava la Via Aemilia Scauri che da Vado Sabazia portava a Tortona.

(***) Poco distante da Mongallo, nella zona "Casa Bianca" pare sia identificabile il luogo dove Napoleone diresse la battaglia di Montenotte, terminata la quale, sostò in Altare ospite della famiglia Lodi, in Piazza del Consolato.

ALTARE - TECCIO - BAIZE - FOGONA - BRICCO - ALTARE (Ore 1)
Il percorso inizia sulla Provinciale per Montenotte, che si lascia per prendere, prima di S. Libera, una strada sterrata che conduce sull' altopiano, svoltando a destra si raggiunge il Teccio prima, poi le due Baize. Tornando per la stessa via si giunge nuovamente al bivio e prendendo a destra per la Fogona si arriva al Bricco. Il ritorno ad Altare si può effettuare per un sentiero che scende direttamente a S. Sebastiano o seguendo la strada asfaltata che porta nei pressi del cimitero. E' un apasseggiata di grande respiro, con scorci di panorama sugli Appennini e sulle Alpi.


ALTARE - PARCO DEGLI ABETI - FONTE DEL LUPO (Ore 1)
Dalla strada provinciale di Mallare, si stacca, nei pressi del campo sportivo, una strada asfaltata che conduce ad un ponnte sul Bormida, seguendo il fiume lungo la sponda sinistra orografica si arriva al Parco degli Abeti, zona comunale che sarà attrezzata dalle associazioni altaresi per manifestazioni estive.
Riattraversando il fiume, in breve, si raggiunge la Fonte del Lupo, sorgente di pregiata acqua oligo-minerale. Si può ritornare ad Altare per la provinciale di Mallare.

ALTARE - LE GREPPIE - BAIARDO - MONTEFREDDO - ACQUE (Ore 2)
Questo itinerario, nonostante sia collocato nel capitolo delle passeggiate, per una questione puramente geografica, data la sua lunghezza può essere considerata un' escursione.
Circa un chilometro fuori Altare, in direzione Carcare, si trova il ponte della ferrovia, dove si stacca un sentiero che porta sull' Altopiano de "Le Greppie".
Proseguendo si incontra la cascina Crocetta, superata la quale, si possono raggiungere diverse località. Seguendo il dorsale e passando accanto al Monte Baiardo (m. 634), si giunge alla frazione di Montefreddo. Da qui per la strada provinciale si giunge alle Acque e poi si ritorna ad Altare.

ESCURSIONI


I dintorni di Altare sono interessati dall' Alta Via dei Monti Liguri, lungo itinerario che scavalcando lo spartiacque, va da Ventimiglia a La Spezia.
Il percorso, totalmente segnato con tabelle bianche e rosse con la scritta "AV" e da contrassegni bianchi con palline blu, è esaurientemente descritto in un volume dal titolo omonimo. Per non sconfinare troppo, ci limiteremo a descrivere i due tratti, che partendo dal tunnel del Colle di Cadibona portano, l' uno alla Colla di S. Giacomo, l' altro a Montenotte, e le interessanti passeggiate che si innestano su questi percorsi.

ALTARE - COLLA DI S. GIACOMO
(Altare - M. Burot Ore 1)
Dal tunnel del Colle di Cadibona m. 436 si prende la vecchia strada militare (6 km) che raggiunge al cima del M.Burot - m.745 - primo monte del sistema alpino. Sul culmine si può osservare il vecchio forte sotterraneo, la cui costruzione avvenne sul finire del 1800, un ripetitore della RAI ed una stele eretta dall' "Associazione Alpinistica Altarese", sezione del Club Alpino Italiano di Altare, dove è raffigurata la Madonna del Burot opera di Amanzio Bormioli. Ampio il panorama che vi si gode, che va dalle Alpi Liguri al massiccio del M. Rosa.

(M.Burot - Colla del Baraccone m. 672 Ore 1)
Poco prima della cima del Burot, una strada per un tratto molto larga, che passa accanto ad un traliccio di una linea ad alta tensione e attraversa il tracciato di un oleodotto, restringendosi porta sul M. Baraccone (m. 820). Superata la cima per un sentiero, che si immette poi in una carrareccia, si arriva alla Colla del Baraccone. (*)

(*) Colla del Baraccone valico di confine tra il Genovesato ed il Regno Sardo-piemontese, l'antica costruzione che vi si trova ospitava una guarnigione di truppe leggere, antenate dell' attuale Guardia di Finanza.

(Colla del Baraccone - Colla del Termine m. 663 Ore 1)
Sulla Colla del Baraccone transita una strada proveniente da Roviasca, svoltando a destra e seguendola si arriva alla Colla del Termine.

(Colla del termine m. 663 - Colla di S.Giacomo m. 796 Ore 1)
E' il tratto di gran lunga più bello per l' abbondanza e la varietà delle piante ad alto fusto, infatti il percorso si svolge in prevalenza nei magnifici boschi che coprono le pendici del M. Alto m. 954. Bei panorami verso il mare e la Rocca dei Corvi m.793. Durante l'inverno è meraviglioso il contrasto tra i monti ricoperti dalla neve e la riviera riscaldata dal sole e dal mare. Dalla Colla del termine si prende la strada che proviene dalle Acque e la si segue per un tratto, quindi si lascia svoltando a destra, per un' altra di più modesta carreggiata, che tra boschi incantevoli porta ad un piano dove è possibile sostare vicino ad una sorgente. Proseguendo il paesaggio varia e, attraverso alcuni boschetti di pini, si arriva alla Colla di S.Giacomo: ampio colle percorso dalla strada che proviene da allare e passando per Garbuta porta a Calice Ligure e Finale.

ALTARE - MONTENOTTE
(Colle di Cadibona - Palazzo Cappa - Bivio per Ferrania Ore 0,45)
Dal tunnel del Colle, passando tra case sparse si raggiunge la Bocchetta di Altare o Colle di Cadibona geografico (m. 459). Seguendo l' itinerario descritto nelle passeggiate si raggiunge la Costa del Prato, da qui inserendosi sulla provinciale asfaltata per Montenotte si passa accanto al Palazzo Cappa per arrivare al bivio di Ferrania.

(Bivio di Ferrania - Tornante Bivio per la Cascina Miera Ore 1)
Il percorso si svolge interamente sulla provinciale di Montenotte con vasto panorama sull' Appennino e scorci sulle Alpi, nella parte finale attraversa l' antico "Bosco di Savona" sfruttato sino dal Medioevo per ricavarne legname per alimentare e fornaci da vetro e le ferriere. Fu dato incremento alla piantagione di piante pregiate per la costruzione delle navi.

(Bivio per la Miera - Montenotte Superiore Ore 0,30)
Anche quest' ultimo tratto si svolge sulla provinciale che porta a Montenotte, capolinea del nostro itinerario. L' Altopiano di Montenotte fu reso celebre dalla battaglia vinta da Napoleone sugli Austro-pienontesi l' 11 e 12 Aprile 1796.


ALTRE ESCURSIONI


Le escursioni descritte qui di seguito, alcune di lunghezza limitata, ma di gran interesse naturalistico e storico, si innestano nei due lunghi tratti prima descritti.

ITINERARI RELATIVI AL TRATTO ALTARE - COLLA DI S. GIACOMO (Ore 3)
Sentieri 3A. (Associazione Alpinistica Altarese). Costituiscono, nel massiccio Burot-Baraccone, un' alternativa all' Alta Via dei Monti Liguri e permettono di farne il giro con partenza ed arrivo ad Altare. I sentieri sono indicati con segnavia arancione e neri con la sigla 3A. Il primo inizia al Giovetto, passa sopra la Riana dell' Acqua, sale attraverso i boschi per scendere alla Colla del Baraccone. Il secondo, che si può utilizzare per il ritorno, conduce alle Bizzirine, da dove per una comoda strada si arriva sulla via del Burot poco prima del Funtanen.

ALTARE - ROVIASCA - COLLA DEL BARACCONE (Ore 1,45)
Al semaforo del Colle di Cadibona (m. 459) prendere la strada militare di M.Burot, percorso poco più di un chilometro svoltare a sinistra per la strada di Roviasca (Km. 5). Prima dell' abitato, sulla destra, si stacca una strada in salita, che passando nei pressi della cascina Nocett, arriva alla Colla del Baraccone. Da questo punto si può proseguire, come già indicato, per la Colla del Termine o ritornare ad Altare per i sentieri 3A (Ore 1.30).
Lungo la strada di Altare - Roviasca, prima dell' ultimo conflitto mondiale, affluivano nel nostro paese i prodotti dell' entroterra ligure, in particolare: vino, frutta, verdura.

COLLA DEL TERMINE - ROCCHE BIANCHE - OSTERIA DEI GATTI - ROCCA DEI CORVI (Ore 2)
Dalla Colla del Termine seguire la strada pianeggiante, che attraversando splendidi boschi, conduce alle Rocche Bianche, formazioni calcaree erose dalle intemperie e dal vento. Proseguendo si arriva in breve all' Osteria dei Gatti, da qui si raggiunge la dorsale che porta alla Rocca dei Corvi - m.732.

COLLA DI SAN GIACOMO - FAGGI DI BENEVENTO (Ore 0.30)
I secolari faggi di Benevento, monumento nazionale, per la loro mole gigantesca e a loro bellezza, costituiscono un valido motivo per un' escursione. Alla Colla di San Giacomo si prende una carrareccia, che procedendo in direzione ovest, in leggera discesa, porta ai Faggi. La località è raggiungibile anche dalla località Cadotto. (Mallare).

ITINERARI RELATIVI AL TRATTO ALTARE-MONTENOTTE

BOCCHETTA DI ALTARE O COLLE DI CADIBONA m. 459 - MINIERA DI CADIBONA - ALTARE (Ore 2)
Dalla Bocchetta di Altare, svoltando a sinistra, prendere una comoda carrareccia che in piano conduce alla loc."Arede", casetta sita sullo spartiacque, sulla destra una strada in discesa, tracciata per la costruzione dell' Autostrada Torino-Savona, passando per i cascinali "Cabanna e Rian dell' Odo", porta alla Miniera di Cadibona; proseguendo per una carrozzabile sterrata si arriva sulla S.S. 29.
Il ritorno ad Altare si può effettuare per la strada succitata, o seguendo una strada carrozzabile, che si stacca in località "Madonnetta" alla fine della piana di Cadibona, che passando per la cascina "Rastello" riporta alla Bocchetta di Altare. Itinerario piacevole, in discesa fino alla "Miniera di Cadibona", che si svolge attraverso boschi cedui e pinete.

Note:
La Miniera di Cadibona, ora abbandonata, ha funzionato solo durante le due guerre mondiali, sfruttando i giacimenti di lignite, per la carenza di carboni più pregiati.

BIVIO DI FERRANIA - PIAN DEL MERLO (Ore 0.30)
Dopo il bivio di Ferrania, dalla prima ampia curva, si stacca una carrareccia che con un percorso pressochè piano, porta al Pian del Merlo. E' una delle più grandi tenute dei Marchesi Pallavicini di Genova. L'agglomerato è composto da tre cascine ed una casa padronale ad uso residenza estiva. Il "Palazzotto" disponeva di una cappella per celebrarvi Messa alla domenica, nel periodo di presenza dei Marchesi. Appartiene alla parrocchia di S. Bartolomeo. La sua costruzione risale al XVIII sec.

BIVIO PER MIERA - ROCCA DI ADELASIA (Ore 0.40)
Dal tornante della provinciale per Montenotte, prendere la carrareccia in leggera discesa che mantenendo la quota
portava alla Rocca di Adelasia. (*)
Lungo il percorso si possono osservare faggi di notevole grandezza.
La Rocca di Adelasia, di conformazione articolata, in alcuni punti forma come una grotta; le rocce sono di origine calcarea. La zona è di proprietà dell' industria "Ferrania Imaging Technologies" (ex 3M) di Ferrania che vi ha istituito un Parco Naturale che ne porta il nome (Parco dell' Adelasia). Segnavia: un triangolo giallo bordato di rosso.

(*) Narra la leggenda che la principessa Adelasia, figlia di Ottone I Imperatore di Germania, s' innamorò perdutamente di Aleramo, prode guerriero, ma di umili origini. Il coronamento di questo sogno d' amore fu impedito dall' Imperatore. I due giovani fuggirono e trovarono rifugio nella Rocca, che prese il nome della principessa. Aleramo faceva il carbonaio, ma non appena si allestirono armate in difesa delle nostre terre contro i Saraceni, si arruolò. Intanto Ottone I, chiamato in aiuto di queste armate, discese in Italia, ritrovò la figlia ed Aleramo, che nel frattempo si era già distinto in battaglia, e li perdonò. Poi disse ad Aleramo: "Prendi un cavallo, il territorio che riuscirai a percorrere in un giorno, in circolo, sarà la tua Marca". Aleramo partì a spron battuto, ad un certo punto il cavallo perse un ferro, lo riparò con un mattone e per questo la Marca si chiamò Monferrato (Mun-ferrò). Aleramo fu il capostipite della dinastia, che da lui prese il nome (Aleramici) e che governò sui nostri luoghi per alcuni secoli.

MIERA - CIPPO NAPOLEONICO - CASCINAZZA - MONTENOTTE (Ore 1)
Dal tornante, prima del piano delle Traversine, si prende la strada sterrata in salita che porta alla Miera. Giunti al primo bivio si prende a destra fino a raggiungere il crinale dove si trova un secondo bivio, la strada che segue è la costiera porta alle Traversine, quella che ci riguarda invece svolta a sinistra e con un percorso pianeggiante, porta al Cippo Napoleonico, monumento di modesta levatura con un' epigrafe dello scrittore G.C. Abba, situato nei pressi della Cascinazza. Dai prati di questo casolare, una strada in discesa, porta a Montenotte Superiore. Bel percorso di interesse storico, che si svolge in mezzo ai boschi di faggio.

MIERA - MOGLIE DELL' AMORE (Ore 1)
Il percorso è uguale all' itinerario fino al bivio oltre la Miera, qui prendendo una comoda strada porta alla località Moglie dell' Amore. La zona è ricca di acque, vi nasce il Rio della Volta, seguendolo ci porta alla Ferriera (Montenotte Inferiore).

ALTARE - FERRANIA - CARAMELLINA - GROTTA DEGLI OLMI (Ore 1)
Da Ferrania imboccare la strada che conduce alla Caramellina, da qui una carrareccia conduce alla cascina Rizzo nei pressi della quale si trova la Grotta degli Olmi (indicazioni 3A).
La Grotta degli Olmi, che non è l' unica in zona, fa parte di un sistema carsico abbastanza esteso, ha un discreto sviluppo ed è stata esplorata intorno al 1929. La zona è raggiungibile anche dalla Rocca di Adelasia.