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IRPINIA IN RETE Comune di Monteverde

  • ️Wed Jan 01 1958
COMUNE DI MONTEVERDE
LA GEOGRAFIA DI MONTEVERDE

Monteverde è terra di confine tra Campania, Lucania e Puglia, lambita dal fiume Ofanto, confinata dalla Valle dell'Osento, dal lago San Pietro e dai Monti dell'Appennino.
Ubicata tra la media valle del fiume Ofanto e il corso del fiume Osento, all'estremità orientale della provincia.

Il territorio comune è occupato per quasi tutta la sua estensione da una lunga dorsale collinare, i cui fianchi degradano sensibilmente verso le valle dei due importanti corsi d'acqua; a poca distanza dall'abitato, dal cui belvedere si può godere di ampi panorami fino al golfo pugliese di Manfredonia, si estende il lago artificiale di San Pietro, orlato da una folta vegetazione idrofila dove nidificano la beccaccia e il martin pescatore.

Praterie colorate dalla fioritura della menta, del timo, della lavanda e della ginestra si alternano, sulle pendici collinari, a vigneti e seminativi; solo alle quote più elevate prospera invece una folta vegetazione boschiva di quercia e cerro, popolata soprattutto da uccelli e piccoli mammiferi.

CITTADINI ILLUSTRI DI MONTEVERDE

Personaggio illustre di natali monteverdesi è San Giordano da Monteverde, che è stato secondo abate di S. Maria di Pulsano tra il 1083 e il 1085.
Mario Draghi   presidente della banca centrale europea dal novembre del 2011, Governatore della Banca d’Italia dal 2006 al 2011.
" Era estroversa, Gilda, era di una intelligenza rara, animata da spirito di ironia che poche donne potevano coltivare, specialmente in piccoli paesi dell'entroterra, come può essere Monteverde. Gilda, la dottoressa in farmacia, una Mancini figlia di un medico farmacista pure lui e in una famiglia di professionisti, "già a quei tempi", come si dice da queste parti, continua a Roma la sua carriera professionale. E nella capitale incontra Carlo, di origine padovana, uomo di incarichi pubblici: in Bankitalia, liquidatore con Donato Menichella della Banca di Sconto, in Bnl nel dopoguerra. Un matrimonio che darà tre figli. Uno è Mario. l'uomo chiamato a ridare lustro nazionale ed internazionale alla Banca d'Italia." corriere dell’irpinia.
Michele Santoro: Giornalista, conduttore televisivo, autore e produttore televisivo,
di origini monteverdesi, da parte paterna.
Il papà era macchinista delle ferrovie.
Filomena Rorro, nata a Monteverde (AV) il 01/01/1958, è iscritta all'Albo dei giornalisti professionisti dal 03/02/1998. E' sta a lungo inviata per la trasmissione Chi l'ha visto? (Rai3).

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LO STEMMA

Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano due rami di palma d'oro, posti a ventaglio sulla vetta centrale di un monte argentato a tre cime.

LE ORIGINI DI MONTEVERDE

Monteverde era abitata già in età neolitica (III-II millennio a.C.), come dimostrano ritrovamenti archeologici; resti di una cinta muraria poligonale, eretta tra il IV e il III secolo a.C., attestano inoltre l'esistenza di una città sannita.
Sviluppatosi in epoca alto-medioevale intorno a un castello, l'attuale abitato fu inglobato tra i possedimenti di nobili casate, quali gli Osini, i Grimaldi di Monaco e i Sargemano.

Nel XI secolo Monteverde divenne sede vescovile ed ebbe un proprio vescovo fino al 1531, anno in cui la Diocesi di Monteverde fu unita alla Diocesi di Canne. Dal 1532 al 1641 costituì la Signoria di Monteverde per i Grimaldi Principi di Monaco Marchesi di Campania. La Diocesi sarà definitavamente soppressa nel 1818.
Il paese fu interamente ricostruito dopo il violento sisma del 1856 e successivamente danneggiato dal terremoto che ha colpito l'Irpinia nel 1980.

Il toponimo, citato nel "Catalogus Baronum" (1150 - 1168), è un composto del sostantivo "monte" e dell'aggettivo "verde" e allude a un'area ricca di vegetazione. Lo storico romano Tito Livio cita il villaggio sannita di "Cominium Ocritum", toccato da Annone, generale di Aniibale, durante la Seconda Guerra Punica.
Lo storico Nicola Fierro, in uno studio sulla Battaglia di Aquilonia, identifica "Cominium Ocritum" con Monteverde.

Vanno citate, ancora, la Chiesa di Sant'Antonio, la Cappella del Rosario, i piccoli edifici religiosi di San Rocco e dell'Incoronata, il Parco della Rimembranza, istituito nel 1927 per ricordare i monteverdesi caduti nel Primo Conflitto Mondiale.