ARTHOUSE AWARD CINEMA FARNESE | Cinema Farnese | Roma
Nella settimana che vede partire l’iniziativa CINEMA IN FESTA atta a facilitare l’avvicinamento fra il pubblico e l’offerta cinematografica italiana e europea durante la stagione estiva, attraverso la riduzione a € 3.50 del prezzo del biglietto, il Cinema Farnese Arthouse inaugura la prima edizione degli ARTHOUSE AWARD. Nato da una partnership con la rivista di cinema “Film Tv” e dal desiderio di promuovere l’eccellenza del cinema italiano indipendente a un pubblico trasversale, con la produzione di Fabio Amadei e la direzione artistica di Fiaba Di Martino, il festival darà centralità a sette film e a sette personalità artistiche che nel corso della stagione cinematografica 2022-2023 si sono distinte per il loro lavoro dietro e davanti la macchina da presa, tributando loro l’eponimo riconoscimento.
Nell’arco della sette giorni (12-18 giugno) Greta Gasbarri, Daniele Vicari, Greta Esposito, Ivano De Matteo, Gianni Di Gregorio, Michele Vannucci, Giovanni Calvaruso, Gabriele Pizzurro e Samuele Segreto; saranno protagonisti di sette incontri, durante i quali si interfacceranno con spettatori e spettatrici che avranno la possibilità di assistere alla proiezione del film per il quale, nel quadro della cerimonia in chiusura di serata, gli ospiti verranno insigniti dell’ARTHOUSE AWARD.
Il Cinema Farnese ribadisce così l’impegno e la volontà di sostenere e valorizzare il settore cinematografico italiano ed europeo nelle sue manifestazioni più virtuose, con un’apertura alla novità, alle sorprese e agli esordi attoriali, agli autori rinomati come alle giovani promesse. Nelle parole della direttrice artistica, con questa rassegna l’augurio è «di creare e rinsaldare il legame fra esercizio, critica e operatori e operatrici del settore, aprire un varco di scambio fluido tra pubblico e artisti del cinema in un momento storico di difficoltà nel quale tuttavia la produzione italiana continua a essere stimolante e le idee a prosperare. il premio omaggia sicurezze autoriali come Vicari e Di Gregorio, allo stesso tempo dando la medesima cittadinanza a nuove leve come Pizzurro, Segreto, Gasbarri e Esposito che rappresentano una luminosa via a nuove realtà attoriali e nuovi agganci con una audience giovane, senza dimenticare promesse come Calvaruso e Vannucci, per i quali la cerimonia vuole rappresentare una vetrina, un rilancio e una possibile seconda vita per film che spezzino l’invisibilità a cui molto spesso determinati film sono costretti. Che una sala diventi anche luogo di celebrazione del settore al di là del circuito festivaliero ci sembra opportunità beneaugurante e propizia, ancora una volta nel segno dell’assenza di confini».