Alcune precisazioni sulla vita e la produzione artistica di Pietro Santi Bartoli
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Intervista ad Attilio Bartoli Langeli
Reti Medievali Rivista, 2017
The interview examines the the scholar's educational path and the main stages of his subsequent research, focusing on his personal way of presenting the results of his investigations. A panorama of the scholarly milieux and academics with whom Attilio Bartoli Langeli has collaborated ensues; finally the interview deals with the academic, teaching, editorial and evaluatuive spheres.
in: Atti delle conversazioni bartoliane (Studi bartoliani 2), Sassoferrato, 2018
La fama di Bartolo trova riscontro anche nello sforzo di tramandare la sua immagine terrena. Nella prima parte del saggio si richiama l’attenzione sul Trionfo della morte conservato a Palermo, ove l’unico personaggio identificato da un titulus è Bartolo: il suo ritratto, pur se immaginario, costituisce, ad oggi, la testimonianza iconografica più risalente del ruolo assunto da Bartolo quale simbolo della categoria dei giuristi, e inoltre rappresenta la prima raffigurazione bartoliana con l’indicazione del nome nonché il suo ritratto ad affresco più antico conosciuto. Nella seconda parte del saggio si apportano nuove risultanze sulle tradizioni iconografiche bartoliane: in particolare si conferma con nuove argomentazioni la dipendenza dalla perduta lastra tombale del ritratto frontale (la cosiddetta terza famiglia iconografica), si offrono nuove riflessioni sulla genesi del ritratto di profilo (la cosiddetta prima famiglia) diffuso dall’edizione degli Opera omnia già nel 1590 e, infine, si propone che i due tipi di ritratti rappresentino ambedue la vera effigies di Bartolo. Efforts to perpetuate Bartolus’ image corroborate his fame. The first part of the paper aims to draw attention on the Triumph of Death preserved in Palermo, in which Bartolus is the only character identified through an epigraphic title; although a fictional one, this portrait seems to be the earliest iconographic witness of Bartolus’ role as symbol of jurists. Also it is the first one to be identified with his name and the first one found in a fresco. In the second part new arguments are discussed pertaining Bartolian iconographic traditions: derivation of the frontal portrait (the so-called first iconographic family) from the lost gravestone is proved through new evidence; new remarks are offered about the genesis of the profile portrait (the so-called third iconographic family) spread already by the 1590 edition of the Opera omnia. Finally, it is suggested to consider that both the frontal and the profile portraits represent Bartolus’ true picture: vera effigies.
Solo in tempi relativamente recenti l'originale personalità artistica di Giandomenico Cignaroli (1724-1793) ha iniziato gradualmente ad uscire dal cono d'ombra dove era stata quasi da sempre relegata dalla figura dominante del fratello maggiore Giambettino, più anziano di quasi vent'anni. Rimasto vedovo della prima moglie, il padre Leonardo si era infatti risposato in seconde nozze con Maddalena Vicentini, dalla quale, oltre a Giandomenico, nacquero altri due figli che avrebbero intrapreso la carriera artistica; nel 1716 venne al mondo Diomiro, che abbracciò la professione di scultore, e dieci anni dopo fu il turno di Giuseppe, pittore noto come Fra' Felice, nome che assunse dopo la sua entrata nell'ordine francescano 1 .
Conversazioni bartoliane in ricordo di Severino Caprioli, 2018
Diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo, riservati per tutti i paesi. Indice Premessa, Galliano Crinella 7 Ricordo di un allievo, Giuseppe Severini 9 DIEGO QUAGLIONI Prefazione 11 FERDINANDO TREGGIARI Conversare di maestri 15 PAOLO MARI Letture bartoliane e 'bartolismo' 27 ADOLFO GIULIANI Bartolo senza Bartolismo 59 STEFANIA ZUCCHINI La cattedra di Bartolo a Perugia 87 MARIA ALESSANDRA PANZANELLI FRATONI Bartolo in tipografia: il Quattrocento 105 ANTONELLA SATTIN Bartolo in tipografia: le edizioni veneziane del Cinquecento 145 ANDREA BARTOCCI Bartolo da Sassoferrato lettore del 'Liber minoricarum decisionum' di Bartolo 167
Note genealogiche sulla famiglia del medico Sebastiano Bartoli, inventore del termometro.
(2018) Bartolo in tipografia: il Quattrocento
Conversazioni Bartoliane, in ricordo di Severino Caprioli, 2018
a cura di Ferdinando Treggiari, Sassoferrato: Istituto Internazionale di Studi Piceni, «Bartolo da Sassoferrato»-Quattro Venti, 2018 (Studi Bartoliani, 2) ISBN 978-88-392-1024-1, pp. 105-143 .
Un’inedita pianta di Sacile alla fine dell’Ottocento, straordinaria nella sua freschezza perché realizzata da un ragazzino, ma altrettanto precisa nella localizzazione dei principali edifici del centro urbano, è conservata tra le carte di Angelo Nino Astofoni (1891-1916), promettente giornalista e allievo dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, caduto durante la Grande Guerra. La mappa consente una passeggiata virtuale nella Sacile fin de siècle, attraverso gli occhi attenti e curiosi del giovane Nino, che in riva al Livenza, in un ambiente familiare connotato da solide radici patriottiche e irredentiste, vide la luce e trascorse gli anni felici dell’infanzia...