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Curiosity: su Marte, solo tracce di metano

Le analisi effettuate dal rover Curiosity direttamente sulla superficie del Pianeta Rosso, relative al primo metro di atmosfera a partire dal suolo, smentiscono la presenza di livelli significativi del gas. La scoperta riduce notevolmente le probabilità di una presenza di colonie di batteri produttori di metano

Il metano su Marte c'è, ma solamente in tracce, insufficienti per indicare l'attività di eventuali forme viventi. A riferirlo in un articolo su “Science”, sono ricercatori del Jet Propulsion Laboratory e del Goddard Space Flight Center della NASA in base ai dati raccolti dal rover Curiosity della NASA, atterrato sul pianeta nell'agosto del 2012.

Il metano è l'idrocarburo più abbondante nel sistema solare e si trova nell'atmosfera di diversi pianeti e satelliti. Poiché sulla Terra si stima che quasi il 95 per cento di metano atmosferico abbia origine biologica, vivente o fossile, la presenza di metano nell'atmosfera di Marte è stata considerata un potenziale “firma” di un'attività biologica passata o addirittura ancora in corso.

Curiosity: su Marte, solo tracce di metano
Il sottile strato dell'atmosfera di Marte. (Cortesia NASA)

Nell'ultimo decennio, osservazioni compiute da telescopi terrestri e dalla sonda europea Mars Express, in orbita intorno al Pianeta Rosso dal dicembre 2003, avevano segnalato la presenza nell'atmosfera di Marte di “pennacchi” di metano, concentrati in alcune aree. Queste osservazioni – peraltro controverse – avevano rafforzato l'ipotesi che il gas potesse avere un'origine o biologica o geologica, relegando in secondo piano una possibile origine esogena, in cui il gas sarebbe stato portato sul pianeta da comete e meteoriti.

Le rilevazioni effettuate direttamente su Marte dallo spettrometro laser a bordo di Curiosity (Tunable Laser Spectrometer), eseguite più volte in giornate differenti di tutte le stagioni marziane, hanno però registrato livelli di metano estremamente bassi. Il limite superiore stabilito dallo studio è infatti di appena di 1,3 parti per miliardo (in volume), significativamente inferiore alle quantità segnalate dalle osservazioni dallo spazio e dalla Terra, tipicamente di decine di parti

per miliardo.

Anche se le rilevazioni di Curiosity riguardano solo la parte più bassa dell'atmosfera di Marte (il primo metro dal suolo) mentre le osservazioni precedenti erano relative all'intera colonna atmosferica, considerano l'altezza dell'atmosfera del pianeta (circa 10 chilometri) e il suo tempo medio di miscelazione (qualche mese ) – osservano i ricercatori – si può calcolare che il limite superiore  definito ora sia rappresentativo del livello di fondo medio del pianeta.

Considerato infine che non esistono indizi della presenza su Marte di meccanismi di rimozione rapida del metano dall'atmosfera, concludono gli autori, i nuovi dati riducono notevolmente la probabilità che sul pianeta esista un'attività significativa di produzione di metano da parte di microrganismi o di qualunque altra origine, geologica o cometaria.