Riparte la Scuola di Limes
- ️Wed Feb 12 2025
Sono gli anni del vivere pericolosamente. A novant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale, ci chiediamo se non stiamo vivendo la vigilia della terza. E, a forza di chiedercelo, rischiamo di finirci dentro quasi senza accorgercene. In una fase come questa, la geopolitica è bussola inaggirabile per stabilire dove siamo e dove stiamo andando. La Scuola di Limes, giunta ormai alla quinta edizione, si propone di formare chi la frequenta a usare gli strumenti dell’analisi geopolitica come orientamento strategico e professionale.
Aperta a tutti, dai giovani studenti ai dirigenti e manager dello Stato o delle aziende private, si espone già nella ragione sociale: Non-accademia di geopolitica e di governo.
Non-accademia perché qui non si segue l’impostazione universitaria classica, che si muove a un alto livello di astrazione – tale da rasentare talvolta l’irrealtà – ma si entra nel cuore dei conflitti di potere. Senza pregiudizi, anzi concentrandosi sui punti di vista degli attori geopolitici anche più lontani dal nostro modo di pensare e di agire, perché senza includere nell’analisi culture, intenzioni e interessi altrui non si determina il quadro della disputa. Sotto questo profilo, l’uso della cartografia serve a concentrarsi su spazi specifici. Insomma, non si tratta di stabilire leggi generali ma di studiare casi particolari.
L’analisi geopolitica s’intende poi strumento di governo, nel senso più ampio del termine. Dunque metodo pratico per orientare le nostre decisioni alla realtà, che si tratti di allocare un investimento, negoziare un accordo, scegliere o sciogliere un’alleanza. Ora che le relazioni di potere sono sempre meno orientate dalle regole e più influenzate dai rapporti di forza, la geopolitica può aiutare a orientarsi in questa giungla.
Sono aperte le iscrizioni alla quinta edizione della Scuola di Limes. Per candidarti, compila il modulo cliccando qui.
