Cenni storici - Provincia di Lodi
- ️Fri Jan 24 2025
La Provincia di Lodi è stata istituita con il DL 6 marzo 1992 n°. 251 in attuazione della Legge 8 giugno 1990 n°. 142 (art. 63), ma le origini storiche del territorio lodigiano sono più che bimillenarie.
La sua specificità etnico-economica viene formandosi nel corso dei cinque secoli a.C. attorno al villaggio celtico-romano, di cui parla Plinio il Vecchio, ben inserita in una tipologia ambientale omogenea di bassa pianura, delimitata dai grandi fiumi. Essa trova il suo riconoscimento giuridico nell’89 a.C. con Pompeo Strabone che concede a Lodi la cittadinanza latina – da cui appunto il nome di Laus Pompeia – alla quale segue la concessione della cittadinanza romana nel 49 a.C. da parte di Giulio Cesare. Una specificità che si rafforzerà come identità marcatamente spirituale e culturale con il sorgere nel 374 della Diocesi.
Essa e il suo Vescovo garantiranno anche nei tempi più calamitosi la coesione di tutto il territorio. Una specificità che diventerà pure economico-sociale specie nel basso Medioevo quando, con un’eccezionale opera di bonifica dei vasti luoghi paludosi del territorio attraverso uno splendido lavoro di ingegneria idraulica senza eguali nel tempo, il Lodigiano si trasformerà in una delle terre più fertili d’Europa.
I caratteri peculiari del Lodigiano resistettero nei secoli anche dopo la distruzione di Lodi da parte di Milano nel 1158 e la sua ricostruzione operata da Federico Barbarossa. Anzi, sia il capoluogo che il territorio raggiunsero in quei secoli traguardi di notevole livello culturale, artistico e sociale. Può esserne un segno significativo anche il fatto che dal capoluogo partirono due grandi espressioni di pace civile e religiosa. L’indizione nel 1413 del Concilio di Costanza, che vide la fine dello scisma d’Occidente, e la “Pace di Lodi” del 1454, che rese possibili 40 anni di relativa tranquillità per l’Italia. C’è insomma un popolo con un antico costume civile ed una piccola ma autentica e sicura identità, ancorata ad un mondo che conosce la laboriosità, la tenacia e la solidarietà.
Al territorio venne di conseguenza riconosciuta dai vari dominatori, successivi all’epoca dei Comuni, una certa facoltà di amministrazione, seppur subordinata e ben limitata. Fu però con l’avvento degli Austriaci nel ‘700 che si ebbe il riconoscimento pieno del “proprio” del Lodigiano. Il territorio infatti assunse forma di Provincia nel 1757 e poi, in maniera più precisa e definitiva, nel 1786 con la riforma di Giuseppe II. Dopo la tumultuosa parentesi napoleonica, che modificò più volte la situazione, ritorna la Provincia che acquisisce anche il territorio cremasco e prende il nome di Provincia di Lodi e Crema.
La Provincia venne abolita nel settembre 1859 dal governo del regno di Sardegna, a soli tre mesi dalla conquista della Lombardia, con una evidente e sommaria precipitazione. Da allora in varie occasioni furono avanzate richieste al Governo per la ricostruzione della Provincia. In particolare e in modo formale nel 1861-62 e nel 1931-32, ma il tutto inutilmente.
Nel dopoguerra il Lodigiano, che nel ventennio fascista aveva subito un periodo di stasi e di sostanziale involuzione, nel clima della ritrovata libertà cerca di recuperare le tradizioni come patrimonio etnico, morale e culturale, pur nelle mutate situazioni che vedono la trasformazione strutturale dell’agricoltura, la crescita del pendolarismo, la diffusa micro-imprenditorialità, l’aumento residenziale nel nord del territorio e lo spopolamento nella “Bassa”.
In questa prospettiva già alla fine degli anni ’40 del nostro secolo sorge l’ATSIL, associazione di tutela e sviluppo del Lodigiano. Ma sono soprattutto i Sindaci che, attraverso l’azione concorde delle municipalità, al di là delle diverse posizioni politiche e dopo intensi convegni e dibattiti, si muovono per ri-ottenere almeno una parziale autonomia. Giunge così nel 1959 la decisione di far nascere un consorzio tra i Comuni lodigiani pur nell’ambito della Provincia di Milano. Dopo proposte varie e difficili approfondimenti legislativi, con l’appoggio dell’Amministrazione provinciale, il 4 maggio 1965 con Decreto prefettizio viene costituito il Consorzio del Lodigiano.
Quando nel 1970 vengono istituite le Regioni incomincia a prendere corpo l’ipotesi di una possibile maggior apertura verso una più autentica autonomia. Tra il dicembre 1974 e il gennaio 1975 si raccoglie l’unanime richiesta dei Comuni lodigiani, cui fa seguito il 6 marzo 1975 l’istituzione del Circondario di Lodi da parte della Regione Lombardia. E’ il riconoscimento di fatto che per la Regione il territorio lodigiano ha i requisiti del livello provinciale. Si riapre la strada per ottenere la Provincia.
I due circondari di Lodi e Lecco, rimasti saldi anche dopo il fallimento dell’esperienza dei Comprensori e la loro abolizione del 1981, sostenuti dalla stragrande maggioranza dei loro Comuni, chiedono formalmente alla regione di inoltrare al Parlamento la richiesta di istituzione delle due nuove Province. Ciò avviene il 5 aprile 1982. Passano ancora non pochi anni, durante i quali Lodi e Lecco si muoveranno insieme a Rimini e Biella, poi anche a Prato, per sollecitarne l’approvazione da parte del Parlamento, attraverso numerosi incontri ai vari livelli istituzionali. Ma sia le chiusure anticipate del Parlamento, sia il voluto aggancio dell’istituzione delle nuove Province all’approvazione della legge sulle autonomie locali, faranno slittare l’assenso definitivo all’8 giugno 1990, quando viene varata la legge n°. 142 con la quale si delega il Governo ad istituire le nuove Province entro due anni.
Il 15 gennaio 1992 la Camera dei Deputati e il 16 gennaio il Senato della Repubblica esprimono parere favorevole all’istituzione della Provincia di Lodi. Il 27 febbraio 1992 il Consiglio dei Ministri ne delibera l’approvazione. Il giorno dopo arriva anche il consenso della Regione Lombardia.
Con decreto legislativo del 6 marzo 1992 il Presidente della Repubblica istituisce ufficialmente la Provincia di Lodi. Il 16 aprile 1992, 15 giorni dopo sua la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, entra in vigore la legge che ridà al Lodigiano la naturale realtà di Provincia.
Il 20 giugno 1992 il Papa Giovanni Paolo II visita la nostra città.
Nella primavera del 1995 si tengono le prime elezioni amministrative della nuova realtà provinciale. Il 7 maggio 1995 Lorenzo Guerini viene eletto primo Presidente della Provincia di Lodi.
Il 25 maggio 1995 si tiene la prima seduta ufficiale del Consiglio provinciale, a Palazzo Broletto in Lodi.
Con le elezioni del 13 e 27 giugno 1999 si è rinnovata l’Amministrazione provinciale di Lodi dopo il primo quadriennio di attività. L’esito elettorale ha confermato alla Presidenza dell’Ente Lorenzo Guerini, con un mandato la cui scadenza naturale si è adempiuta nella primavera 2004.
Nel mese di Aprile 2004 la Provincia di Lodi ha trasferito i suoi uffici dal “grattacielo” di via Grandi 6 a Lodi (il “Pirellino”, che nei primi 9 anni di vita è stato la sede provvisoria dell’Ente) alla nuova sede istituzionale dell’ex Convento San Cristoforo in via Fanfulla 14 a Lodi.
Lunedì 31 maggio 2004 la Provincia ha inaugurato la nuova sede.
Nel mese di giugno 2004 si sono tenute nel territorio le nuove elezioni amministrative per il rinnovo del Presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale. Con il ballottaggio di domenica 27 giugno è stata confermata al governo provinciale la coalizione di centro-sinistra capeggiata dal nuovo Presidente, Lino Osvaldo Felissari.
Il 7 dicembre 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per la prima volta nella storia visita il territorio lodigiano.
Dal giugno 2009 a maggio 2013 il Presidente è stato Pietro Foroni, che è stato dichiarato decaduto in seguito alla sua elezione a Consigliere regionale della Lombardia.
Con D.P.R. del 6/6/2013 il Presidente della Repubblica ha disposto lo scioglimento del Consiglio Provinciale di Lodi, nominando Cristiano De Vecchi Commissario Straordinario per la provvisoria gestione dell’Ente.
Il 30 settembre 2014 è stato proclamato eletto alla carica di Presidente Mauro Soldati.
Il 6 febbraio 2018 è stato eletto Presidente Francesco Passerini, Sindaco del Comune di Codogno.
L’ attuale Presidente è Fabrizio Santantonio, Sindaco del Comune di Maccastorna, eletto il 27/3/2022.